Finalmente ecco che trova soddisfazione una lunga ricerca nel cono d’ombra della letteratura scatologica.
Poiché è arcinoto che non ci si può mondare dai peccati se non li si ha compiuti prima, altrettanto è per la letteratura. Insozzare i versi e la prosa e poi slordarsi e asciugarsi con pagine dantesche è opera da far guadagnare il paradiso a chiunque vi ponga mano. E nel caso del poemetto che vi sto per presentare, il porvi mano varrà una metafora ributtante ancorché irresistibile.
Ecco uscire dal cilindro della Sezione Lipparini un altro campione di facezie: dopo Pietro Aretino(il gran poeta tosco che di tutti parlò mal fuori che di Cristo, scusandosi col dir: non lo conosco) e i suoi sonetti lussuriosi, arriva La Merdeide di Tommaso Stigliani. Poemetto sugli stronzi di Madrid risalente al primo ‘600.
Non dico altro c’è tutto nel link.
Ps: il fatto che in questo momento, si potrebbe scrivere un poemetto sulla mia vita e, senza far torto alla tassonomia né ai generi letterari, lo si potrebbe chiamar Merdeide, non fa che rafforzare il mio amore per la letteratura: enjoy!
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6 commenti:
...che il Signor J si stia tramutando in un bizzarro ibrido a metà tra i Monty Python ed il Marchese De sade?
Certo il Marchese è il Marchese...
ma non è uno dei miei modelli di riferimento. Preferisco il Signore di Seingalt. Direi che i Monthy Python vanno benissimo come modello cui aspirare: E ora, qualcosa di completamente diverso!!!!
Carissimo...manca un post?
o sono completamente andata fuori di senno?
baci,
NVL.
In che senso manca un post???
sono rincoglionito?
...uhm...credo sia più probabile che lo sia io, però...mi sembrava avessi scritto dell'altro dopo il poemetto qui sopra...o no?!
va bhè, lasciamo perdere....la mia dose quotidiana di cloropromazina, per favore?
salve, ne avevo già sentito parlare e avrei piacere di leggerla, ma non riesco ad accedere al link. sarebbe così gentile da inviarmela tramite posta elettronica?
g.m.gagliardi@tiscali.it
grazie tante
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