sabato, settembre 01, 2007

Diana, Oh Diana….Diana Steak-Hutzee!!!!


Anche gli inglesi sono alla frutta! Menomale, non siamo gli unici.
La Sezione Lipparini ha seguito più o meno attentamente il baillamme mediatico creato intorno alla cerimonia religiosa per i 10 anni della morte di Lady Diana: uno spasso.
Fioccano le interpretazioni sociologiche su dieci anni di strategia comunicativa della famiglia reale britannica e sul popolo mondiale di creduloni adoranti Lady D.
La conclusione, sommariamente parlando, è che gli Inglesi devono ritenersi molto fortunati che Oliver Cromwell abbattè la monarchia nel XVII secolo, altrimenti sarebbero ancora governati da un’equipe di persone dove gli elementi che svettano maggiormente per intelligenza sono i cappelli da vecchia carampana della regina Elisabetta .
Stiamo ai fatti: da dieci anni si cerca di fare di Lady D. una specie di santa, un’icona, una persona eccezionale. Orbene, non si capisce come una donna che, con tutto quel che di buono può aver fatto nella vita – francamente alla voce “buone azioni “ si registrano solo le missioni per l’Unicef che, diciamocelo, le fanno ormai cani e porci – non è stata sicuramente un esempio di rettitudine morale né di impegno sociale, né di impegno politico, né di qualcos’altro.
Gian Antonio Stella, nel suo libro La Casta dice che il personale addetto alla manutenzione del Quirinale è il doppio di quello di Buckingham Palace… menomale, perché altrimenti Carlo sarebbe stato doppiamente cornuto!!! E’ chiaro che avere accanto un canchero come Carlo avrebbe indotto chiunque a tradirlo e in maniera plurima, tuttavia il suddetto comportamento non è certo da scriversi sotto la denominazione “il metodo breve per la santità”. Credo che per il buon gusto che Carlo ha dimostrato negli anni, le corna che Diana gli ha messo saranno sempre troppo poche, parimenti, farla santa mi sembra un po’ troppo. E intendiamoci, se a questo soprannumero di estensioni cheratinose apparse sulla cute di Carlo, fosse corrisposto un congruo numero di azioni politiche-sociali che avessero inciso sulla vita delle persone, io l’avrei fatta santa anche da viva: ma non fu così.
So bene che la Casa Reale inglese ha amato e ha usato Diana più da morta che da viva e che l’icona della principessa Semplice-e-alla-mano (anche a quella dello stalliere!) è l’unica ancora di salvezza di fronte a Carletto-Tampax a Camilla-lavogliamatta, William-sciapo-come-la-broda-degli-gnocchi, ed Herry-il-botticello, però… un minimo di ritegno!
Per non parlare delle modalità della cerimonia che hanno quasi del cafonesco: no alla cerimonia pubblica, ma sì alle televisioni. Con tanto di Henry-botticello che fa un discorso strappalacrime,
Elton John, ministri e minestrine e, immancabilmente, cappelli da carampana.
E gli inglesi ancora credono a ‘sta storia!!!
Tanto più che Diana ha commesso l’ultimo, e il più imperdonabile, dei suoi peccati proprio morendo: è morta incautamente durante gli ultimi giorni di agonia di Madre Teresa di Calcutta e, schiaffo morale, le ha rubato la scena con un magnifico funerale che è diventato uno degli argomenti più gettonati sui libri di carta fritta, ovvero di quella branca scientifica la cui bibliografia ben si presta a drenare l’unto delle patatine: la sociologia. Insomma, la povera Madre Teresa si è vista declassata anche in articulo mortis. E la questione entra nel vivo proprio qua: il 5 settembre sarà il decimo anno dell’anniversario della morte di Madre Teresa e, per il momento, l’unico articolo, anche se un po’ melenso, che ho visto sull’argomento l’ho trovato su Vanity Fair – se questo è il giornalismo italiano, ‘annamo bbbene!
Voglio proprio vedere, quando sarà il momento, se qualcuno si ricorderà di Madre Teresa, soprattutto stasera a Loreto, al raduno mondiale dei Papa Boys – sottotitolato “speriamo che volino più palloncini che preservativi”. Voglio proprio sentire se questi gerarchi del vaticano invece di brindare a martini rosso e oliva christi si ricorderanno di quella suora che, pur con luci e ombre, qualcosina ha fatto. Perdonatemi! Non sono moralista! Lo sono solo con i moralisti. Come non sono un tifoso dell’inter, ma lo sono in presenza di milanisti e juventini.
Intanto posso solo sperare che Dio non mi fulmini per questo post..per Bacco, sarà mica filomonarchico e ciellino anche lui!?!?! Di certo non sarà né milanista né juventino!