mercoledì, ottobre 10, 2007

LA MERDEIDE

Finalmente ecco che trova soddisfazione una lunga ricerca nel cono d’ombra della letteratura scatologica.
Poiché è arcinoto che non ci si può mondare dai peccati se non li si ha compiuti prima, altrettanto è per la letteratura. Insozzare i versi e la prosa e poi slordarsi e asciugarsi con pagine dantesche è opera da far guadagnare il paradiso a chiunque vi ponga mano. E nel caso del poemetto che vi sto per presentare, il porvi mano varrà una metafora ributtante ancorché irresistibile.
Ecco uscire dal cilindro della Sezione Lipparini un altro campione di facezie: dopo Pietro Aretino(il gran poeta tosco che di tutti parlò mal fuori che di Cristo, scusandosi col dir: non lo conosco) e i suoi sonetti lussuriosi, arriva La Merdeide di Tommaso Stigliani. Poemetto sugli stronzi di Madrid risalente al primo ‘600.
Non dico altro c’è tutto nel link.
Ps: il fatto che in questo momento, si potrebbe scrivere un poemetto sulla mia vita e, senza far torto alla tassonomia né ai generi letterari, lo si potrebbe chiamar Merdeide, non fa che rafforzare il mio amore per la letteratura: enjoy!