martedì, luglio 17, 2007

Contra mulierium morem


Dunque, questo post è una specie di enciclica.
Sarà lunga e dolorosa.
Il financial Times ha detto che l’Italia è il paese delle donne nude. Ovvero noi siamo un paese che ha al vertice della piramide del suo immaginario i porci e le puttane. Benissimo. Grazie cari amici inglesi. Acuti come voi nella analisi ce ne sono pochi: siete geniali.
Punto primo: avete scoperto l’acqua calda! Sono almeno dieci anni che è così e voi vi svegliate solo oggi.
Punto secondo, noi cretini italiani, li stiamo pure ad ascoltare: e diciamo “è vero! Accidenti è vero!”.
Ma certo che è vero! Lo sanno anche le veline, che notoriamente hanno il cervello intorpidito in maniera quasi irreversibile: lo sanno anche loro che l’immaginario italiano ruota attorno ai porci e alla puttane.
Il fatto che sia vero e che lo sanno tutti non risolve il problema.
Ammesso che sia un problema.
Ma la cosa che invece più mi lascia sbalordito è che le donne se ne lamentino. E piangono continuamente il loro essere circondati da persone che le calcolano solo per l’aspetto fisico, che le costringono a spogliarsi e a prostituirsi in lunghe e silenti comparsate televisive che ne sviliscono le altissime capacità intellettuali e mortificano gli interminabili anni di studio: cazzate!
E allora giù a dar la colpa agli uomini, alla società maschilista, a quei porcacci che le costringono alle peggio cose: persino guadagnare un miliardino solo per dire “passa a tim”!. Poveracce!

Insomma nei giornali la notizia non è stata che l’italia è un paese di porci e di puttane, no. La notizia è: l’italia è un paese di porci maschilisti. E via che la sociologa Chiara Saraceno ci dice che siamo arretrati rispetto al resto dell’Europa, la Rodotà ci dice che le donne sono cadute in trappola (per fortuna fa balenare qua e là qualche responsabilità anche da parte delle donne, ma poca roba) ma senza specificare che il trappolone se la sono fatto da sole.
Finchè si parla di lavoro, di diritto alla maternità anche per gli uomini, di periodi di paternità, io ci sto: sono d’accordissimo, fermo restando che la donna e l’uomo sono nel rapporto con il figlio diversissimi: questo non lo cambierà nessuna legge quadro, riformino o riformona, per ora.
Il fatto però è un altro e sta a livello sociale, di immaginario, di ideale (se vogliamo ESAGERARE): Il fatto è che le peggiori nemiche delle donne sono le donne stesse non gli uomini.
E’ inutile che le donne si lamentino dicendo: “noi ci spogliamo perché è l’unico modo per conquistare l’attenzione degli uomini”. Sarebbe come dire che la responsabilità dell’esperimento sul cane di Pavlov è del cane! Perché si sa noi uomini siamo cani, ma guai a dire loro che sono cagne (di pavlov)!
E’ inutile che le donne si ri-lamentino dicendo: “ma sono gli uomini che ci fanno così, che progettano queste campagne pubblicitarie, che propongono questo modello! Sono gli uomini che comandano”. E in questo caso, appunto, le cagne (di pavlov) sarebbero loro. Ma nessuno le obbliga a farlo. Non credo che le orde di candidate veline siano spinte da coscrizione.
Sono loro che si remano contro da sole. Potrebbero far fronte comune e mettere noi maschietti a terra in qualsiasi momento - e stavano anche per riuscirci - invece abdicano continuamente al loro ruolo di donne e preferiscono quello di spensierate cocotte.
Mi chiedo: c’è davvero bisogno delle quote rosa? Certo che c’è bisogno ma aspettarsele dagli uomini è risibile: io se voglio una libertà me la prendo. Non aspetto che me la concedano, altrimenti che libertà sarebbe? Una grazia ricevuta! E io odio le grazie ricevute, non so voi donne!
Certo che noi uomini dovremmo responsabilizzarci e sentirci debitori verso le donne, ma sicuramente non ci sentiamo debitori né sensibilizzati verso le veline (et similia). Le trattiamo come kleenex perché sono fatte per essere trattate come kleenex: dovremmo trattarle in altro modo?
Esiste un altro modo per trattare la tipa della discoteca impiallacciata di lacca e swarovski che batte un colpo ogni quarto d’ora come il campanile del duomo? Ditemi voi!
Donne, questa volta la colpa è vostra. Non c’è santo.(Fine prima parte)

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Dunque.
Le questioni mi sembrano:
1)"noi" donne facciamo fatica a fare fronte comune, e forse nemmeno vogliamo liberarci (da sole) e siamo ad elemosinare le briciole come i cagnolini: "noi" animaletti, "voi" padroni. Per una sorta di comodità nel delegare le faccende difficili agli altri.
2)Non puoi fare di ogni erba un fascio!!! Sono certa che concorderai sul fatto che non siamo tutte uguali (se non addirittura è impossibile essere uguali, anche se è tremendamente rassicurante pensarlo). E nemmeno voi siete tutti uguali!!! Per fortuna!!! In nome di questa disomogeneità e disuguaglianza aborro il paragrafo finale del post: non puoi trattare qualcuno come un kleenex a priori o a posteriori senza decadere anche tu al suo livello, per una tua presunta superiorità.
3)Non so come potrebbe svilupparsi una specie di [ri-]presa di coscienza di genere. I porci/puttane non fanno scandalizzare abbastanza.
Adesso devo interrompermi ma riprenderò.
A presto.

Signor J ha detto...

Risposte:
1.1: non so, non mi esprimo, lo penserò.
2.1: Par carità, non intendevo generalizzare, quanto fare un piccolo catalogo di exempla ficta. Ivi compreso il trattamento kleenex che ovviamente si declina sia al maschile che al femminile, come a dire: la ramzza oggi a me, domani a te. Noi non facciamo di tutte le erbe un fascio, al massimo di tutte le erbe un compagno. Tra chi usa una persona come un kleenex e chi è usato come un kleenex, meglio i secondi, sicuramente:)
3.1: su questo punto dobbiamo attentamente dibattere

andhira ha detto...

Semplicemente, letto.
Forse arriverà qualcosa. In seguito.

Anonimo ha detto...

Suona tanto di "è nato prima l'uovo o la gallina?"
Sono le donne che sono puttane o gli uomini che sono puttanieri?
è una condizione di equilibrio: se non ci fossero le puttane non ci sarebbero i puttanieri così come se non ci fossero i puttanieri le puttane non avrebbero nulla da fare.
E' una situazione di comodo per entrambi anche se credo che sottosotto il coltello dalla parte del manico lo abbiano le donne.
Perchè sono fermamente convinta che nessuno sia più maschilista di noi.
Perchè è una situazione di comodo, come lanciare il sasso e nascondere la mano.
Facciamo quello che ci pare e quando la situazione si fa rischiosa diventiamo improvvisamente le fanciulle indifese vittime degli orchi. Siamo subdole. E per come la vedo io non è un difetto.
Poi per carità esistono davvero vittime da difendere e liberare, e mostri che non sono degni di essere chiamati uomini (e per debellare questa situazione c'è ancora TROPPA strada da fare)
ma la generalizzazione di questo 'stato di superiorità maschile' oggi come oggi è un pò una barzelletta... almeno nel mondo libero.
La 'colpa' della discriminazione non sta tutta da una parte o dall'altra... che ognuno si prenda le proprie responsabilità, donne comprese.
Se avessi il fisico da velina decisamente ne approfitterei, eppure quando avevo 5 anni e mia madre mi disse che è l'uomo il capofamiglia scoppiai a ridere, fino alle lacrime.

Anonimo ha detto...

Per molti aspetti concordo con quanto scritto da "L" nel suo commento. Il maschilismo, contrariamente a quanto la parola potrebbe suggerire, è più roba da femmine. Gli uomini li mettiamo al mondo noi e siamo sempre noi ad educarli. E il rispetto per la donna nella sua totalità non è questione di educazione? Cioè, veniamo al mondo avendo l'idea di cos'è il rispetto o sono i nostri genitori (prima della scuola, dei libri etc) a trasmettercelo? Ecco...allora...dove sono le mamme in tutto ciò? Che fanno? Premetto, prima di dilungarmi, che il mio discorso è una generalizzazione, ma se si parla qualcosa bisogna considerare i grandi numeri e non le minoranze (per quanto encomiabili). Parlerò di qualcosa che conosco, ovvero la mamma italica. Le nostre mamme sono tutte brave, presenti, devote alla famiglia. Ma sono tremendamente maschiliste. Un esempio? Il classico incidente di percorso: lei rimane incinta ma la gravidanza non è voluta. Quante volte le mamme di turno (donne!!!)si mettono dalla parte dei loro bambini, perchè sono troppo giovani, perchè non se la sentono di assumersi questa responsabilità oppure, ancora peggio, perchè è colpa della ragazza che vuole incastrare il loro fantastico pargolo (anche se si tratta di un tamarro senza speranze)??? Cioè...solidarietà femminile zero...tuo figlio fa le cazzate, la ragazza non si è auto-fecondata, ma....se la deve piangere da sola! Certo che se il guaio non capita al maschio, ma alla figlia femmina le cose cambiano, perchè allora l'uomo che fugge non è più giustificabile, ma solo un bastardo! E poi...le mamme e il sesso. I figli maschi possono trombare a destra e sinistra perchè sono giovani e si devono divertire (peccato che questa gioventù si prolunghi almeno fino ai 50 anni), ma le figlie femmine devono stare attente, perchè sennò si fanno una brutta reputazione, perchè se entro una certa età sono ancora single sono destinate a diventare zitelle, perchè la prima volta è importante e non si può darla via al primo che passa (qualche uomo si è mai sentito dire certe cose in famiglia?)...
Insomma, esempi terra terra ma molto reali, penso proprio che molti di noi si siano scontrati, più o meno direttamente, con un esempio di mamma italica doc, una razza non ancora in via di estinzione. Certo, poi ci sono le mamme illuminate, che educano i figli maschi in completa parità con le figlie femmine...ma sono ancora pochine.
Per quanto riguarda il discorso "Kleenex" non vedo perchè irritarsi: la nostra è una società dell'usa e getta, non solo nel sesso, ma anche nelle amicizie o presunte tali. E' tutto così. Non sarà bello, ma è la dura realtà.
Per tutto il resto, mi associo a "L".
Ciao.

Anonimo ha detto...

I maschilisti esistono.
Le femministe esistono.
Esistono anche le vie di mezzo ;)
Esiste di tutto a questo mondo XD
Esitono maggioranze e minoranze.
Le donne si frammentano in queste varie fazioni, come fanno gli uomini, come esseri umani ^_^

Tuttavia, è dimostrato che donne e uomini sono diversi a livello non solo biologico ma anche cognitivo.
Da qui le svariate incomprensioni tra i sessi.
Per me non esiste pertanto l'ugualianza, certo basi comuni ma poi...tutto dipende da cosa effettivamente una persona merita, che dimostra di meritare.
Noi siamo abituati a vedere la velina che "balla"o la tipa in discoteca che si ubriaca e si fa la coda in bagno di uomini da spompi***e .... e ce ne sono ...
per quelle ragazze io non credo che si possa concedere loro molto affetto...o attenzione particolare, perchè dimostrano che non gliene importa di dedicarsi a più persone magari a soldi o per gusto.
Poi c'è quella che lo fa tramite ricatti vari o peggio ma sta a vedere se poi è effettivamente così. Tutto è possibile. Bisogna sempre indagare bene sulle cose in particolare se c'è di mezzo la mente umana.
Un giornale ha detto che siamo un paese di "porci e puttane"? .... mm
magari guardando i nostri mass media posso capire XD

ps. le donne raramente fanno quello che non vogliono.
Questo è quello che ho capito dopo i miei 20 anni di vita XD
Pps. Se una è costretta si vede e per adesso ne ho viste poche eh xD
Conosco molte femmine che sono dipendenti sesso e che non esitano a fare le santarelline quando sono in crisi per qualche motivo e poi quando sono al sicuro riprendono .
L'unica cosa che mi preoccupa è vederle come future madri.
ppps. E infine si, sono fastidiosi anche i donnaioli maschilisti XP
ahahhaahhaha
Alla fine non so se quello che ho scritto ha un senso XD sarà perchè credo fortemente che tutti siamo diversissimi e liberi di agire come crediamo nel limite delle nostre possibilità, ci creiamo noi la vita e si...sono daccordo, se vogliamo la libertà, dobbiamo lottare per averla, non si ottiene nulla se non si da niente in cambio ^_^

By Lazy !!! (ho messo anonimo perchè sto coso non mi pubblica il commento e poi....mi sono dimenticata la mia pass quindi non so, aaah basta ignoratemi non so quello che dico sono stancaaa X°D vado a sgranocchiare qualcosa ;P)

Anonimo ha detto...

Questa situazione non è una novità ma ormai si può dire che faccia parte della nostra cultura , in cui la donna è oggetto del desiderio dell'uomo e si cerca in tutti i modi di metterla in mostra.
Il business dell'erotismo televisivo in cui le donne si mostrano mezze nude risponde tanto al desiderio dell'uomo di vedere un bel pezzo di carne quanto al desiderio della donna di farsi vedere.
Che poi il fatto di lamentarsi sia una situazione paradossale come la legge islamica che ti proibisce di mangiare un animale con cui hai avuto un rapporto sessuale (tacitamente rendendolo plausibile e nemmeno tanto strano) è un'altro discorso...
Quindi in sintesi nessuno è vittima e nessuno è carnefice
è una specie di tacito accordo anche se per dirla con un proverbio le donne vorrebbero "la botte piena e la moglie ubriaca" (o forse meglio il marito):
si FANNO sfruttare per fare i soldi in tv e poi si lamentano di essere sfruttate per 'salvare la faccia' (e più maschilista del pensare di dover salvare la reputazione....)

Anonimo ha detto...

1- Le donne che non fanno i cagnolini vengono sempre messe da parte. tutti a dire ch ebello una donna ocn le p***e, ma fa solo paret di un immaginario che vi siete fatti ( del tipo dominatrix) perchè quando incontrate una così, allora cominciate a trovare di nuvoo affiscinanti le mononeuroniche di cui è pieno questo post...

2- La degenerazione da dieci anni a questa parte c'è stata, mi dispiace ma è vero...con un passato di teledipendenza alle spalle ti posso garantire che anche il binomio porci/puttane può avere un suo perchè, ma se i film trash erotici della Fenech sembrano un nonnulla rispetto ai contenuti video di un normale quiz preserale, io un pensierino sull'articolod el times comincerei a farlo, forse è di questo che il Times parlava, e non della scoperat del binomio ( credimi, loro sono molto "peggio" di noi in quanto a questo, solo che lo velano/ veicolano attraverso il pacato humor inglese che tutti conosciamo - avrai presente il titolo "niente sesso, siamo inglesi"?-

...per ora anch'io mi fermo...tant'èc he volevo postare questa notizia ma poi ho desistito...bello vedere questi interessi comuni!

Noivoiloro

Anonimo ha detto...

vero, l'Italia è il paese delle puttane. Ci si formalizza sulle Veline , ma qui stiamo sull'Ovvio, ma nessuno che indaghi e si indigni sulle tante signorine laureate che fanno FINTA di fare l'avvocato, l'architetto, il commercialista, quando invece fanno tutto un altro mestiere. perchè c'è questa smania della chirurgia estetica, delle diete, della palestra.? qualcuna risponderà che la cura del corpo è importante, ma qui care mie, si va oltre: molto oltre. Se la questione è solo la cura del corpo, basterebbe fare jogging ed invece perchè vediamo per strada delle bambole di carne con silicone, nasi rifatti, pantaloni strettissimi da scoppiarci dentro?
p.s. che poi fossero belle! ed invece sembrano tante emule dell'onorevole luxuria. Solo che Luxuria è un trans

Signor J ha detto...

Per L: per Lazy: sei quasi più realista del re! Visto che stai a Milano potresti proporci qualche reportage modello lucignolo (bella trasmissione eh!) su quello che succede in quella catastrofe di città.

Per NVL: non è vero che le donne che non fanno i cagnolini vengono messe da parte: è un mito, una mezza verità. Il problema è che queste donne “with ball and autoreverse” (sarebbero i controcojoni, come gli anticorpi di Verdone) hanno la vita un po’ più dura quanto a successo con gli uomini. Ma è vero anche l’opposto:
io potrei dire che gli uomini bruttasrelli sono messi da parte, e allo stesso modo direi una mezza verità. E’ chiaro ragazzi, la carnazza è la carnazza, inutile essere ipocriti. E la carnazza porta (sia da parte degli uomini che delle donne) successo immediato e grande seguito in termini di attenzione da parte dell’altro sesso. La via dell’intelletto è invece più dura, si sa, e costellata da rifiuti. Guardate ragazze: esistono tanti ragazzetti bruttarelli ma con un testa pensante che giacciono inutilizzati nel dimenticatoio…

Per Gandalf: hai detto bene. La donna scegliendo di essere “oggetto” ha scelto la strada più facile. E poi ha centrato l’oggetto della seconda parte dell’enciclica (di prossima pubblicazione): cioè il fatto che le (alcune) donne italiane vivono il dilemma della prostituta bianca. Ovvero fanno quello che vogliono fare ma poi arriva il momento del REDDE RATIONEM in cui sono tutte sante e pie donne. Quello è un capolavoro di ingegneria ideologico-paraculistica senza pari.

Per Ste: sei troppo pessimista. Il mondo non è tutto usa e getta, grazie a Dio. E’ solo che il mondo per chi non sta al gioco o non può farlo – giacchè per stare al gioco bisogna avere caratteristiche psicofisiche che non tutti hanno, riconosciamolo - è più difficile. Costellato di rifiuto, umiliazioni e contrasti. A volte, inevitabilmente, un po’ di isolamento. E’ una questione di scelte. Poco da fare. Ad astra per aspera.
In secondo luogo, il problema delle mamme italiane è un piaga, hai ragione, è un dramma sociale che non ha pari nel mondo: cresciuti e pasciuti da mamme super premurose, gli uomini si sveglieranno in un mondo di pischelle che non sanno neppure fare la besciamella: e questa sarà per loro fonte di grande delusione.

Urbi e Orbi: anche stamattina ho assistito a un caso terribile di fraintendimento da parte di una donna che ha scambiato, scientemente, lucciole per lanterne definendo “carino” uno stronzo, leccaculo, retrivo, falso, fasullo, pretestuoso, azzeccagarbugli - però in effetti “carino” e non poco intelligente. E sai che vi dico: bene fece a definirlo carino, ma fu troppo moderata. Doveva definirlo “bello”, e non trincerarsi e nascondere dietro al “carino” tutte quelle balordaggini tipo simpatico, sensibile, intelligente etc etc che sono solo sovrastrutture costruite dalla mente femminile per confondere le acque! (preciso: non so se questo sia proprio il caso! Non mi permetto! Però ci assomiglia molto).
E’ un mondo difficile: Bene vixit qui bene latuit (visse bene chi visse nascosto).

Anonimo ha detto...

sentite, è un mito che per lavorare bisogna darla. Chiaramente se una donna si propone in un certo modo, dall'altra parte deve trovare un pezzo di legno che non ceda al richiamo della carne. Ma questa è una strategia che pongono in essere le ochette senza cervello che possono fare affidamento solo bocca (visto che poi vengono utilizzate solo in quel "modo") se una donna ha cervello , non solo viene scelta senza dover scendere a compromessi , ma fa anche carriera , nonostante un fisico non proprio promettente.
All'estero funziona diversamente, ma anche in ITALIA.
Ovvimente la scarsa preparazione di tante donne italiane è anche il frutto di una scarsa preparazione universitaria. Nel senso che se le università funzionassero come quelle americane ed a meno che non si è una testa di chiodi, il numero di persone preparate (uomini e donne) sarebbe notevolmente superiore.
Quindi, è proprio il sistema italico che non funziona , ma ripeto, che ANCHE in Italia è possibile lavorare e fare carriera senza scendere a compromessi di tipo ssessuale! Anzi, molti datori e dirigenti d'azienda ti sono anche grati che non "gliela sbatti in faccia"

Anonimo ha detto...

sentite, è un mito che per lavorare bisogna darla. Chiaramente se una donna si propone in un certo modo, dall'altra parte deve trovare un pezzo di legno che non ceda al richiamo della carne. Ma questa è una strategia che pongono in essere le ochette senza cervello che possono fare affidamento solo sulla propria bocca (visto che poi vengono utilizzate solo in quel "modo")
Perchè se una donna ha cervello,non solo viene scelta senza dover fare compromessi,ma fa anche carriera, nonostante un fisico non proprio promettente.
All'estero funziona così ma anche in ITALIA.
Ovviamente la scarsa preparazione al lavoro di tante donne italiane è anche il frutto di una scarsa preparazione universitaria. se le università funzionassero come quelle americane ed a meno che non si è una testa di chiodi, il numero di persone preparate (uomini e donne) sarebbe notevolmente superiore.
E si potrebbe accedere al mondo del lavoro senza ricorrere a trucchetti e mezzi degni di una meretrice.
Quindi, è proprio il sistema italico che non funziona , ma ripeto, che ANCHE in Italia è possibile lavorare e fare carriera senza scendere a compromessi di tipo ssessuale! Anzi, molti datori e dirigenti d'azienda ti sono anche grati che non "gliela sbatti in faccia"

E, cmq, è una vergona quello che si abbassa a fare la maggioranza delle donne italiane e non c'è NESSUNA GIUSTIFICAZIONE a quanto fanno

p.s
riveduta e corretta

Signor J ha detto...

Allora si muove!!! Donna in carriere ha ragione!
Eppure fino a qualche ora fa su repubblica.it una donna di 39 anni con due lauree, un master sosteneva che il suo bel culo valeva più dell'istruzione, dando la colpa, ovviamente, ai maschi.

Anonimo ha detto...

ma, non stare a credere a queste puttane che raccontano frottole. considera che il mondo del lavoro non è solo in mano agli uomini e molti sono GAY (si stima che un italiano su 10 lo sia)

Anonimo ha detto...

Salve, cmq sta girando una contro-lettera a quella pubblicata dalla fantomatica plurilaureata dal fantomatico culo che vale più delle sue due lauree
p.s fate circolare


Non sono d'accordo con la lettera pubblicata su Repubblica dalla sedicente plurilaureata che ha dichiarato che il suo fondoschiena vale più delle sue due lauree
Innanzitutto, non è vero che in Italia si lavora solo se si scende a compromessi. Chiaro che se una donna si presenta in un certo modo e si propone in un "certo modo", dall'altra parte non ci si può aspettare una reazione diversa da quella più che "prevedibile".
Conosco tantissime donne, di bell'aspetto (ma anche di aspetto non bello) serissime ed austere, che stanno facendo delle carriere sfolgoranti.
Poi qui si danno per scontate troppe cose ,a dimostrazione del fatto che una certa immagine italiana risponde a verità e non a stereotipo (specie per quanto riguarda il gentil sesso)
1) non è affatto detto che se una donna "ci sta", poi supera un colloquio di lavoro o un provino (anzi i dati direbbero il contrario, basta notare che su migliaia di aspiranti veline, ma anche segretarie, tutte sullo stesso piano e tutte con la stessa "disponibilità", SOLO ALCUNE ce la fanno ed il resto torna a casa con un pugno di mosche in mano)
2) il mondo del lavoro e dello spettacolo non è solo in mano agli uomini, ma anche alle donne e spessissimo in mano ai GAY che a tutto pensano fuorchè ad intrattenesi con qualche signora.
Chi ha cervello, VA AVANTI, indipendentemente dallo scendere a compromessi ed anche In Italia .
La verità scomoda è che molte donne italiane non sono fornite di istruzione e preparazione sufficiente al mondo del lavoro e quindi moltisisme (ma non tutte) si ritrovano ad usare certi espedienti, che RIPETO, non garantiscono la riuscita dei propri propositi.
E dico che sono le donne ad importunare gli uomini, che RICCHI e pieni di donne bellissime a tutto penserebbero fuorchè molestare l'aspirante segretaria o telefonista del call center
(che per quanto truccate a puntino, e fornite di Push Up non sono paragonabili alle Top o alle ragazze dell'est con cui si accompagnano certi dirigenti d'azienda italiani)
SMETTIAMOLA CON QUESTA IPOCRISIA
p.s sono donna e lo dico per non creare equivoci

andhira ha detto...

Bene, è arrivato il momento di scrivere.
Per fortuna fonti certe mi dicono che non si va avanti solo scendendo a compromessi.
E' vero che la donna (italiana?) non ha le idee molto chiare e una visione molto lucida della sua situazione, convinta che un bel vestito il sabato sera (ma anche il venerdì, il giovedì, ecc) possa risolvere tutti i suoi problemi.
Ma che ci vogliamo fare, è una strada lunga e dolorosa...!


In fondo, però, non mi sono fermata qui a scrivere per aggiungere qualcosa al già detto (tutto molto vero, molto giusto e molto - già - sentito, purtroppo).

Mi sono fermata, invece, perchè
sento doveroso specificare che carino nel mio vocabolario non racchiude "tutte quelle balordaggini tipo simpatico, sensibile, intelligente etc etc che sono solo sovrastrutture costruite dalla mente femminile per confondere le acque!".
Mi dispiace per te.

Ma forse sono io una donna anomala.
Qualcuno me lo sa dire? Così mi metto l'anima in pace e amen.

Signor J ha detto...

per anonimo ultimo: capisco il problema, ma innanzitutto la buona creanza: "puttana" non si dice, almeno nella Sezione Lipparini. SIamo in presenza di gentildonne!

Per Andhira: Sì ok, la mia era solo una provocazione. E poi sono il primo a dire che, in realtà, il sottinteso, il non detto, l'implicito va benissimo. Ed è il sale del rapporto tra uomo e donna. Che noi sarebbe se fossimo tutti perfettamente letterali, referenziali e sinceri ok!
Ma in generale, e senza far riferimento a nessuno, mi pare che le donne di oggi abbiano un'idea un pò bislacca della referenzialità e piegano sempre più spesso le parole alle loro esigenze, con effetti, inevitabilmente distorcenti.